Tutti per Roma, Roma per tutti. Manifesto. Roma, giugno 2018

Tutti per Roma, Roma per tutti. Manifesto. Roma, giugno 2018

Il problema

Vogliamo esercitare appieno le prerogative date ad ognuno di noi: libertà di espressione, azioni di informazione democratica e civica, impegno e partecipazione sui temi che ci stanno a cuore. Non ci arrendiamo alla sola logica del risparmio delle risorse economiche, perchè così nessun conto tornerà mai. Vogliamo che Roma torni ad essere capitale di civiltà, accoglienza, tolleranza, bellezza e cultura.

Tutti per Roma, Roma per tutti!

Roma è alla deriva. Il degrado ha superato la soglia della decenza. E noi sentiamo il dovere di difenderla.

Siamo cittadine e cittadini di Roma, donne e uomini di ogni età. Veniamo da quartieri diversi e lontani fra loro. Un gruppo eterogeneo, con un grande amore in comune: la nostra città.

L’incuria, l’immobilismo e l’incompetenza dell’Amministrazione capitolina stanno incidendo profondamente sulla bellezza di Roma e sulle nostre vite.

Il confronto con altre città europee che vanno avanti e si trasformano è impietoso.

Non vogliamo più sentirci ripetere che la colpa è tutta delle amministrazioni precedenti, perché negli ultimi due anni la situazione è gravemente peggiorata. E dal Campidoglio nessuna risposta arriva alle proteste e alle proposte ormai sempre più frequenti dei cittadini. L’Amministrazione non ritiene necessario di dar conto del suo (non) operato.

Roma ha bisogno, adesso più che mai, della nostra attenzione, della nostra cura, del nostro rispetto, del nostro impegno, delle nostre competenze. Ripartiamo da qui. Dal nostro orgoglio ferito. La società civile è pronta a dare segnali concreti per strappare Roma al degrado.

Vogliamo avviare una mobilitazione permanente. Vogliamo unire le forze di tutte le associazioni e i comitati che stanno già lavorando sul territorio, di tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo, anche individuale. Tutti insieme faremo la differenza. Vogliamo difendere la nostra dignità di cittadine e cittadini.

Non saremo più avversari nella lotta quotidiana per tirare avanti, ma alleati, nel desiderio comune di riprendere in mano la città. Partiamo dal presente per tornare a guardare con fiducia al futuro.

Roma, 9 giugno 2018

Primi firmatari: Emma Amiconi, Francesca Barzini, Roberta Bernabei, Tatiana Campioni, Domenico Campisi, Martina Cardelli, Rocco D’Ambrosio, Edoardo D’Elia, Onofrio Dispenza, Fabrizio Falconi, Francesca Gatto, Valeria Grilli, Luca Laurenti, Fabio Macaluso, Marida Monaco, Alessandro Orlandi, Marta Passarini, Elio Rosati, Giuliano Taviani.

#tuttiperroma

#ricominciamo

#usciamodallarassegnazione

Per adesioni e informazioni: tuttiperroma@gmail.com

CHI VUOLE CHE IL SUO NOME SIA VISIBILE TRA I FIRMATARI LASCI UN COMMENTO ALTRIMENTI LE FIRME RESTANO ANONIME

 

 

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Vogliamo esercitare appieno le prerogative date ad ognuno di noi: libertà di espressione, azioni di informazione democratica e civica, impegno e partecipazione sui temi che ci stanno a cuore. Non ci arrendiamo alla sola logica del risparmio delle risorse economiche, perchè così nessun conto tornerà mai. Vogliamo che Roma torni ad essere capitale di civiltà, accoglienza, tolleranza, bellezza e cultura.

Tutti per Roma, Roma per tutti!

Roma è alla deriva. Il degrado ha superato la soglia della decenza. E noi sentiamo il dovere di difenderla.

Siamo cittadine e cittadini di Roma, donne e uomini di ogni età. Veniamo da quartieri diversi e lontani fra loro. Un gruppo eterogeneo, con un grande amore in comune: la nostra città.

L’incuria, l’immobilismo e l’incompetenza dell’Amministrazione capitolina stanno incidendo profondamente sulla bellezza di Roma e sulle nostre vite.

Il confronto con altre città europee che vanno avanti e si trasformano è impietoso.

Non vogliamo più sentirci ripetere che la colpa è tutta delle amministrazioni precedenti, perché negli ultimi due anni la situazione è gravemente peggiorata. E dal Campidoglio nessuna risposta arriva alle proteste e alle proposte ormai sempre più frequenti dei cittadini. L’Amministrazione non ritiene necessario di dar conto del suo (non) operato.

Roma ha bisogno, adesso più che mai, della nostra attenzione, della nostra cura, del nostro rispetto, del nostro impegno, delle nostre competenze. Ripartiamo da qui. Dal nostro orgoglio ferito. La società civile è pronta a dare segnali concreti per strappare Roma al degrado.

Vogliamo avviare una mobilitazione permanente. Vogliamo unire le forze di tutte le associazioni e i comitati che stanno già lavorando sul territorio, di tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo, anche individuale. Tutti insieme faremo la differenza. Vogliamo difendere la nostra dignità di cittadine e cittadini.

Non saremo più avversari nella lotta quotidiana per tirare avanti, ma alleati, nel desiderio comune di riprendere in mano la città. Partiamo dal presente per tornare a guardare con fiducia al futuro.

Roma, 9 giugno 2018

Primi firmatari: Emma Amiconi, Francesca Barzini, Roberta Bernabei, Tatiana Campioni, Domenico Campisi, Martina Cardelli, Rocco D’Ambrosio, Edoardo D’Elia, Onofrio Dispenza, Fabrizio Falconi, Francesca Gatto, Valeria Grilli, Luca Laurenti, Fabio Macaluso, Marida Monaco, Alessandro Orlandi, Marta Passarini, Elio Rosati, Giuliano Taviani.

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Decisori

  • I cittadini e le cittadine di Roma

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Petizione creata in data 10 giugno 2018